7.6.11

KALEIDO11 - una nuova frizzante e colorata avventura


30.5.11

Pois turchese in arrivo...


14.4.11

Enzo Mari, poeta della forma semplice e funzionale, perciò bella.



Oggi mi è capitato di pensare ad Enzo Mari nel bel mezzo della progettazione di un espositore per i prodotti di un cliente. Mi sono resa conto che era da tanto che non ci pensavo. Ho avuto un'improvviso desiderio di dare una bella rinfrescata ai ricordi universitari... e pensare che da Mari, da Enzo Mari, ci sono anche stata. Nel suo studio intendo, a Milano. L'ho anche conosciuto di persona e ci ho parlato per un po'. Che fortunata sono stata! Nel suo studio mi sono ritrovata circondata da oggetti che avevo studiato sui libri e che mai avevo visto di persona.
Ho trovato in rete una sua bellissima intervista del 7 aprile sul sito di Vittorio Zincone  che vi prego di andare a leggere.
Di Enzo Mari si possono apprezzare molte cose, anche le sue dichiarazioni "un po' forti" e controcorrente che lo vedono lontano dalle nuove tecnologie e dalle odierne leggi del mercato che, dichiara, hanno tutte la stessa finalità: non quella di incentivare la produzione di oggetti utili a tutti, ma unicamente di fare soldi.
Un imprenditore illuminato, secondo Mari, è quello che dimostra di avere passione per il progetto "Il problema è che oggi tutti i grandi imprenditori realizzano oggetti solo per produrre denaro. Io con questi non ci posso lavorare. Cerco di lavorare solo con chi dimostra un po’ di passione per il progetto. Con chi si metterebbe in casa l’oggetto che produce". E ancora contro la formazione moderna nelle università "Per quel che ho visto, [le università] creano spesso un vuoto di conoscenza. Ci vogliono meno scuole di specializzazione e più sapere umanistico. E poi io parto dal presupposto che la vera qualità nasce dalla fatica. Dal lavoro".

Il resto dell'intervista è qui.


Enzo Mari





gioco, 16 Animali, Danese


Il posto dei giochi







Sedia Chair by Enzo Mari, 1974

http://rivieramare.blogspot.com/2010/12/enzo-mari.html




Tavolo, Driade, FRATE, Enzo Mari, 1974




Vaso per fiori "ecologico", Alessi








24.3.11

Olio e acqua non possono mischiarsi...

C'è qualcuno che incredibilmente trova sempre un lato positivo in tutte le cose. Com'è possibile che da un disastro come quello causato dalla BP nel Golfo del Messico si possano ottenere supporti comunicativi di intenso valore sociale? L'idea è venuta ad un'interessante agenzia di design che si chiama Happyness Brussells e opera a Londra. Il risultato di questo lavoro è una serie di 200 manifesti firmati da Anthony Burril stampati con metodo serigrafico con i residui oleosi del disastro ambientale.


OIL & WATER DO NOT MIX from Happiness Brussels on Vimeo.


I manager dell'agenzia saranno presenti al Creativity Day il 25 marzo 2011 alla fiera di Roma (Medprint).
Vado a vedere questo spettacolo creativo, poi vi racconto tutto.

P.S. I poster sono stati messi in vendita sul sito ma ahimè sono già esauriti!

8.3.11

CREATIVI di PROFESSIONE - problemi

Campagna pubblicitaria per la promozione alla lettura
Ciao a tutti, vorrei che leggeste questo articolo pubblicato sul sito del Corriere il 27 febbraio scorso.
Ecco il link.
L'articolo scritto da Fabio Savelli parla della figura del designer, della professione del creativo. Non ci sono soluzioni ai 1000 problemi economico-amministrativi che affliggono tutti i giorni chi (malauguratamente) decide di intraprendere questa carriera, ma almeno SE NE PARLA.
Buona lettura.

23.2.11

VITA QUOTIDIANA: quanto inquiniamo?

Un caro amico mi segnala questo grandioso lavoro sull'ecosostenibilità. Si tratta di uno studio fatto su gesti e oggetti della vita quotidiana, ognuno di essi ha un equivalente in emissioni di CO2.
"How much is CO2?", è così che si chiama il progetto di Camille Kubie.




Per visualizzarlo ecco il link: http://www.visualizing.org/html5/12356